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Trasformazione da piscina tradizionale a Biopiscina

Intervista alla Signora Marta
Tipologia:
Biopiscina
Zona:
Provincia di Brescia
Anno di realizzazione:
2007

La nostra biopiscina nasce dalla conversione della nostra vecchia piscina tradizionale che era stata dismessa a causa degli alti costi di gestione.

Abbiamo scelto di fare questo passo in un’ottica ecologica, poiché ci permetteva di recuperare il vecchio invaso danneggiato ed ottenere un impianto naturale ed ecologico, in cui non sono presenti elementi chimici inquinanti per l’ambiente, con un conseguente abbattimento dei costi di manutenzione e funzionamento.

Un aspetto che ci piace particolarmente è il fatto che è sempre aperta; questo la rende fruibile anche in inverno, inoltre con tutte le piante del filtro sembra più un lago che una piscina.

Oltre a questo, il fatto che non ci siano sprechi di acqua e la totale assenza di cloro per noi è molto importante.

La biodiversità è uno degli aspetti più positivi, nella zona di filtrazione abitano delle rane e vedere le libellule volare sopra l’acqua mentre si fa il bagno è uno spettacolo.

Rispetto alla piscina come dicevo prima è fruibile tutto l’anno, lo sfruttiamo anche in inverno quando ci sono delle belle giornate, è bello anche solo sedersi sul bordo e mettere a mollo le gambe.

È bello che ci sia sempre vita vicino alla biopiscina, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e ammirare anche solo a livello visivo.

Uno degli aspetti negativi è la nascita delle alghe quando fa molto caldo che richiede di effettuare la pulizia un po’ più profonda, anche se generalmente spazzolando le pareti ed utilizzando il robot aspiratore si riesce a gestire la situazione in maniera equilibrata.

Direi a tutti quelli che vogliono fare la piscina perché in effetti a parità di costo di costruzione, si ottiene una situazione completamente diversa a livello estetico, molto più bella e anche conveniente, tenendo conto che poi non si hanno grandi spese di manutenzione.

In questo periodo ad esempio quando stacchiamo dal lavoro andiamo direttamente a fare il bagno e poi possiamo riprendere il lavoro senza stare a rifarci la doccia per toglierci cloro o sostanze chimiche.

È molto più semplice anche da quel punto di vista.

Anche durante il lockdown l’abbiamo sfruttato molto perché il tempo era bello e il clima era stato piuttosto caldo.

Effettivamente passiamo più tempo anche in giardino perché ormai è un tutt’uno, si è inserito perfettamente nel paesaggio.

I nostri cani e i nostri gatti si sono abituati benissimo tant’è che preferiscono l’acqua della biopiscina a quella della ciotola.

Abbiamo finito i lavori di trasformazione a febbraio del 2008 e lo rifaremmo sicuramente, sentiamo che è stata una scelta giusta per noi e ne siamo assolutamente soddisfatti.

Le prime volte era strano immergersi in una biopiscina, forse perché siamo abituati alle piscine dove si vede il fondo piastrellato con il telo chiaro; in realtà ci si abitua velocemente anche perché la sensazione è di entrare in un ambiente più equilibrato e naturale.

Successivamente infatti inizia a dare fastidio entrare in una piscina tradizionale che presenta l’odore cattivo del cloro che infastidisce anche la pelle.

Perché ha scelto di realizzare un biolago?

La nostra biopiscina nasce dalla conversione della nostra vecchia piscina tradizionale che era stata dismessa a causa degli alti costi di gestione.

Abbiamo scelto di fare questo passo in un’ottica ecologica, poiché ci permetteva di recuperare il vecchio invaso danneggiato ed ottenere un impianto naturale ed ecologico, in cui non sono presenti elementi chimici inquinanti per l’ambiente, con un conseguente abbattimento dei costi di manutenzione e funzionamento.

Quali sono gli aspetti che preferisce?

Un aspetto che ci piace particolarmente è il fatto che è sempre aperta; questo la rende fruibile anche in inverno, inoltre con tutte le piante del filtro sembra più un lago che una piscina.

Oltre a questo, il fatto che non ci siano sprechi di acqua e la totale assenza di cloro per noi è molto importante.

Ci sono aspetti che l’hanno stupita?

La biodiversità è uno degli aspetti più positivi, nella zona di filtrazione abitano delle rane e vedere le libellule volare sopra l’acqua mentre si fa il bagno è uno spettacolo.

Rispetto alla piscina come dicevo prima è fruibile tutto l’anno, lo sfruttiamo anche in inverno quando ci sono delle belle giornate, è bello anche solo sedersi sul bordo e mettere a mollo le gambe.

È bello che ci sia sempre vita vicino alla biopiscina, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e ammirare anche solo a livello visivo.

Uno degli aspetti negativi è la nascita delle alghe quando fa molto caldo che richiede di effettuare la pulizia un po’ più profonda, anche se generalmente spazzolando le pareti ed utilizzando il robot aspiratore si riesce a gestire la situazione in maniera equilibrata.

A chi consiglierebbe un biolago?

Direi a tutti quelli che vogliono fare la piscina perché in effetti a parità di costo di costruzione, si ottiene una situazione completamente diversa a livello estetico, molto più bella e anche conveniente, tenendo conto che poi non si hanno grandi spese di manutenzione.

Che impatto ha avuto il Suo biolago nella quotidianità?

In questo periodo ad esempio quando stacchiamo dal lavoro andiamo direttamente a fare il bagno e poi possiamo riprendere il lavoro senza stare a rifarci la doccia per toglierci cloro o sostanze chimiche.

È molto più semplice anche da quel punto di vista.

Anche durante il lockdown l’abbiamo sfruttato molto perché il tempo era bello e il clima era stato piuttosto caldo.

Effettivamente passiamo più tempo anche in giardino perché ormai è un tutt’uno, si è inserito perfettamente nel paesaggio.

I nostri cani e i nostri gatti si sono abituati benissimo tant’è che preferiscono l’acqua della biopiscina a quella della ciotola.

Da quanti anni possiede un biolago e cosa pensa della Sua scelta?

Abbiamo finito i lavori di trasformazione a febbraio del 2008 e lo rifaremmo sicuramente, sentiamo che è stata una scelta giusta per noi e ne siamo assolutamente soddisfatti.

Che sensazione Le dà fare il bagno nel biolago?

Le prime volte era strano immergersi in una biopiscina, forse perché siamo abituati alle piscine dove si vede il fondo piastrellato con il telo chiaro; in realtà ci si abitua velocemente anche perché la sensazione è di entrare in un ambiente più equilibrato e naturale.

Successivamente infatti inizia a dare fastidio entrare in una piscina tradizionale che presenta l’odore cattivo del cloro che infastidisce anche la pelle.